Ai sensi dell’articolo 1, comma 99 della legge 27 dicembre 2019, n. 160 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022” che ha attribuito al Ministero dell'ambiente il compito di studiare proposte per la programmazione della riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi, la Commissione interministeriale a tal fine istituita (con Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 29 del 5 febbraio) è tenuta a sviluppare “un ampio percorso di partecipazione democratica con il pieno coinvolgimento delle parti sociali, degli enti locali, delle comunità coinvolte, delle associazioni e dei movimenti impegnati nell’azione per il clima, delle università e dei ricercatori”.
Su queste basi, la Commissione ha avviato un primo ciclo di consultazioni coinvolgendo i diretti destinatari delle misure di rimodulazione e, alla luce di tali audizioni, ha provveduto a rimodulare sei sussidi ambientalmente dannosi. Per completare questo primo impegno, la Commissione ha ritenuto di procedere ora ad un secondo ciclo di pubbliche consultazioni, aperte a tutti.
In particolare, la Commissione ha formulato sei proposte normative volte a rimodulare sette SAD previsti nel Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli del 2018.
La consultazione pubblica si svolge unicamente online. È possibile partecipare accedendo alla specifica sezione del sito istituzionale del Ministero dell’Ambiente. Alla pagina dedicata è inserita la documentazione relativa alle proposte di rimodulazione dei sussidi ambientali dannosi. Tale documentazione comprende:
- la relazione introduttiva (in cui sono spiegati contesto e finalità dell’intervento);
- sei schede afferenti a sei proposte normative con le rispettive illustrazioni.
La consultazione si rivolge a cittadini, associazioni, imprese, pubbliche amministrazioni e, più in generale, a tutti i soggetti interessati e coinvolti a vario titolo nella rimodulazione dei sussidi ambientalmente dannosi.
Al termine della consultazione pubblica, i contributi raccolti saranno sistematizzati ed esaminati dalla Commissione interministeriale sui SAD che deciderà quali proposte accogliere al fine di addivenire ad un intervento il più possibile condiviso, partecipato e idoneo al raggiungimento delle illustrate finalità (contenute nella Relazione introduttiva).